Nella sala consiliare di palazzo Roderio, nella città di Sarzana in provincia della Spezia, si è tenuta giovedì 22 febbraio la cerimonia di apertura dei lavori per la presentazione del progetto della nuova caserma della Guardia di Finanza che sorgerà nell’area di Boettola su un terreno confiscato alla criminalità organizzata.
L’evento si è svolto alla presenza di numerose autorità locali tra cui il Prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini, il Comandante Regionale Liguria della Guardia di Finanza Generale Cristiano Zaccagnini, il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Liguria Giovanni Zito, la dirigente dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) Simona Ronchi, il responsabile dell’area tecnica Agenzia del Demanio Riccardo Bianco, il comandante provinciale Guardia di Finanza colonnello Benedetto Labianca e il sindaco della città, Cristina Ponzanelli che ha dichiarato “Insieme abbiamo fatto un percorso compiuto per sottrarre un bene, sito sul territorio sarzanese, destinato al malaffare e alla ricchezza di pochi per destinarlo al bene di tutti. Quel bene, ed è una nemesi, sarà la nuova casa della Guardia di Finanza a Sarzana e di questo la nostra città è profondamente orgogliosa e riconoscente nei confronti di quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo obiettivo”
Al termine dei lavori di presentazione, la cerimonia si è spostata in via Cisa dove è avvenuto lo scoprimento di una targa che simboleggia la pietra angolare sulla quale verrà edificata la struttura
Il terreno, confiscato a soggetti coinvolti nella gestione del traffico di stupefacenti ed inseriti in associazioni dedite a truffe in particolare nel settore del commercio di autoveicoli, è stato destinato dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata nel 2018 per essere mantenuto al Patrimonio dello Stato per fini istituzionali della Guardia di Finanza.
La struttura si svilupperà su una superficie di circa 1.200 mq, articolati su 3 livelli, in cui verranno distribuiti gli spazi degli uffici e degli alloggi con annessi servizi. L’edificio, progettato per assicurare prestazioni efficienti sotto il profilo del risparmio energetico, della riduzione delle emissioni di CO2, degli indici di sicurezza sismica, della qualità dell’aria indoor, dei materiali, e delle risorse impiegate sarà circondato da una recinzione perimetrale di adeguate caratteristiche di sicurezza.
“L’intervento – ha dichiarato l’On. Wanda Ferro, Sottosegretario all’Interno con delega all’ANBSC – dimostra ancora una volta come, grazie al lavoro congiunto tra istituzioni, si riesca a garantire, attraverso il riutilizzo dei beni confiscati, una presenza sempre più forte dello Stato sul territorio, affermando i valori della sicurezza e della legalità. L’obiettivo del governo Meloni è quello di colpire le organizzazioni criminali non solo con la repressione e l’attività di prevenzione, ma anche con la sottrazione alle cosche dei beni accumulati illecitamente per trasformarli in strutture di utilità sociale o, come in questo caso, in presidi delle forze dell’ordine. Un’azione che non solo colpisce le organizzazioni criminali sul piano finanziario, ma ne sgretola la manifestazione simbolica del potere sul territorio”