Si è tenuta a Bruxelles, nella giornata del 28 novembre, la venticinquesima riunione della Piattaforma degli Asset Recovery Offices organizzata dall’Unità Criminalità organizzata e droga della Direzione Generale Migration and Home Affairs della Commissione Europea.
All’evento ha partecipato, in qualità di relatore, anche il Direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), il Prefetto Bruno Corda, che è stato invitato ad illustrare le best practices dell’Italia dirette a prevenire il ritorno dei beni confiscati nelle mani della criminalità organizzata in seguito alla vendita. L’intervento, partendo da una introduzione sul modello italiano di riutilizzo sociale dei beni confiscati e sulle differenze tra la disciplina dei beni immobili, mobili e aziende è proseguito con una illustrazione accurata delle modalità di vendita dei beni confiscati e delle sue regole, ponendo particolare attenzione agli strumenti a disposizione dell’Agenzia per garantire che tali beni non rientrino nelle mani dei mafiosi una volta venduti. Protocolli d’intesa con la Direzione Nazionale Antimafia, Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia sono solo alcuni degli strumenti illustrati che hanno suscitato l’interesse dei rappresentanti dei Paesi presenti all’incontro.
Questo di Bruxelles è solo uno degli eventi di portata europea ed internazionale ai quali l’Agenzia ha preso parte negli ultimi anni e anche per il futuro, l’obiettivo che si pone l’ANBSC è proprio quello di proseguire sulla strada della cooperazione, per continuare ad offrire supporto all’Europa e agli altri Stati esteri nella conoscenza del modello italiano di gestione dei beni confiscati, unico nel panorama internazionale per dimensione e complessità.