Prima Conferenza a Milano per assegnare beni confiscati alla criminalità organizzata

Data:
28 Maggio 2018

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Bologna, Firenze e oggi Milano. Terza tappa nelle regioni del centro nord d’Italia per la conferenza di servizi dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC). Prima giornata nel capoluogo lombardo.

 

Coordinata dal direttore dell’Agenzia, Ennio Mario Sodano si è svolta oggi presso la sede della prefettura di Milano. Durante i lavori, nel ringraziare il prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, i vertici dell’Agenzia hanno ribadito l’importanza della collaborazione inter istituzionale per dare un nuovo futuro ai beni sottratti alla criminalità organizzata.

La rete delle prefetture sul territorio è un elemento fondamentale per la realizzazione della missione istituzionale dell’ANBSC.

 

In concreto, gli enti pubblici partecipanti hanno potuto prendere visione dei beni situati nella regione.  97 gli immobili per un valore di oltre 13 milioni di euro.  Sono appartamenti, box e terreni confiscati in via definitiva dalle autorità giudiziarie di Milano, Monza, Varese, Bari, Brindisi, Catanzaro, Crotone, Napoli e Reggio Calabria già appartenuti a soggetti pienamente inseriti nella criminalità organizzata.

 

Spiccano quelli confiscati al boss della ‘ndrangheta Costantino Mangeruca e diverse proprietà riconducibili alla famiglia Valle che agiva nel territorio di Milano e provincia, legata alla potente cosca dei De Stefano di Reggio Calabria.

 

Alla fine, sono state presentate manifestazioni d’interesse per la quasi totalità dei 97 beni. 

 

Nella maggior parte dei casi, le manifestazioni sono state presentate da comuni. Trattandosi di immobili liberi, saranno utilizzati dalle amministrazioni locali per scopi sociali e istituzionali.

Anche la Direzione Regionale Lombardia dell’Agenzia del Demanio ha manifestato l’interesse per alcuni beni.

Per ottenere l’assegnazione del bene, sarà necessaria l’approvazione successiva del Consiglio direttivo dell’ANBSC.

 

Il  Prefetto Sodano ha sottolineato: “ci troviamo in una delle città italiane più attente allo sviluppo economico. Ebbene – ha dichiarato il direttore dell’Agenzia Sodano – siamo ben consapevoli della importanza della legalità e della riconversione per usi sociali e istituzionali di beni e aziende sottratti alla criminalità. I dati presentati dimostrano inesorabilmente che le mafie si sono insinuate ovunque nel Paese; allo stesso modo, in ogni parte registriamo un forte e crescente senso di riscatto. Non si tratta semplicemente di un recupero in termini valoriali, ma anche della profonda convinzione che si può ottenere dal riutilizzo dei beni un incremento di economia legale. Lo strumento della conferenza di servizi itinerante, utilizzata da circa 1 anno, – ha concluso –  rappresenta una sorta di bussola della legalità e della giustizia per tutti coloro che lavorano quotidianamente nelle prefetture, nei comuni, negli enti pubblici e naturalmente nell’Agenzia  al servizio dello Stato per il reinserimento di aziende, case, garage, terreni e beni mobili   nell’alveo della economia civile.

Uno strumento che ha migliorato la capacità di destinazione dei beni, quadruplicandone il risultato.”

 

Il Prefetto di Milano ha evidenziato che “la restituzione alla collettività dei beni confiscati rappresenta l’emblema tangibile della presenza dello Stato sul territorio e significa affermare in modo concreto e visibile il principio di legalità. Nel corso della conferenza c’è stata manifestazione di interesse per la quasi totalità dei 97 immobili, appartamenti, box e terreni confiscati per un valore complessivo di oltre 13 milioni di euro”

 

In Lombardia  sono 1078 i beni già destinati a partire dal 1993 ,  dei quali 225 nel 2017. Nella città metropolitana di Milano: 628 beni, di cui 99 nel 2017 . Nella provincia di Monza Brianza 88 beni dal 2005, dei quali 41 nel 2017.

Foto di LaPresse