Nella Sala delle Esposizioni di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della Regione Toscana, si è tenuto lunedì 28 novembre il convegno sul tema “I beni confiscati alla mafia in Toscana. L’impegno dello Stato, della Regione e degli Enti locali per restituirli all’uso pubblico”. L’evento, organizzato dalla Regione, ha visto la partecipazione del Presidente Eugenio Giani e dell’assessore alla Cultura della Legalità, Stefano Ciuoffo. Tra i relatori il Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), Prefetto Bruno Corda, il Prefetto di Firenze, Valerio Valenti, il Sindaco di Monteroni d’Arbia, Gabriele Berni, anche delegato ANCI della Regione Toscana e la Sindaca di Altopascio, Sara D’Ambrosio, anche consigliera provinciale di Lucca delegata alla cultura della legalità, nonché numerosi sindaci del territorio.
In apertura, il Presidente Giani ha annunciato che la Regione ha stanziato oltre 5 milioni di euro a supporto delle amministrazioni locali per rendere di utilità sciale i beni confiscati.
Il Direttore dell’ANBSC, nell’apprezzare il forte impegno della Regione Toscana in ausilio ai Comuni, ha sottolineato come la maggior parte degli immobili confiscati vengono destinati agli enti locali per finalità istituzionali o sociali. Si tratta spesso – ha precisato – di beni che necessitano di interventi di particolare complessità, non solo in termini economici ma anche in termini di progettualità, in particolare quando i potenziali destinatari sono piccoli Comuni che non hanno sufficienti mezzi e competenze tecniche per l’elaborazione di progetti di valorizzazione. Pertanto, l’impegno della Regione costituisce un fattore importante per una effettiva rivalutazione dei beni confiscati.
Anche il Prefetto di Firenze, Valerio Valenti, ha ringraziato la Regione per il supporto ai Comuni che, nonostante siano determinati ad investire su detti beni, spesso incontrano difficoltà di realizzazione.
L’evento ha confermato come sia alta l’attenzione a tutti i livelli sul tema di riutilizzo sociale dei beni confiscati e su come sia fondamentale il lavoro di squadra tra Regione, Enti locali e Stato per contrastare efficacemente il fenomeno criminale e trasmettere alla collettività un messaggio positivo di riaffermazione della legalità.