Approvati i criteri per la redazione del primo bando sperimentale per l’assegnazione dei beni confiscati ai soggetti del terzo settore
Nella giornata di ieri il Consiglio Direttivo dell’Agenzia ha approvato i criteri per la redazione del primo bando sperimentale per l’assegnazione diretta di beni immobili confiscati ai soggetti del Terzo settore. Tale importante passaggio, che consentirà in prospettiva di dare, per la prima volta, concreta applicazione alla disposizione introdotta a fine 2017 nel Codice Antimafia, esalta la funzione proattiva del mondo dell’associazionismo che potrà promuovere direttamente progettualità finalizzate alla ri-funzionalizzazione dell’ingente patrimonio immobiliare confiscato.
A tal fine, i criteri individuano cinque macro ambiti tematici che vanno dall’area sociale a quella della salute e prevenzione, dal settore occupazione e ricerca alla cultura e ai temi afferenti alla sicurezza e legalità.
Le progettualità saranno valutate in rapporto al merito tecnico e alla loro sostenibilità economica finanziaria; inoltre, in virtù dell’innegabile ruolo degli Enti locali nella lettura e nella promozione delle istanze sociali del proprio territorio verrà riconosciuta una premialità alle proposte accompagnate da una dichiarazione d’intenti dell’Amministrazione di riferimento nella quale si attesti la condivisione del progetto di riuso, anche nell’ottica della disponibilità ad acquisire la proprietà del bene.
Al fine di incentivare le domande dei soggetti del Terzo settore e per assicurare un supporto nella fase di avvio delle progettualità, l’Agenzia riconoscerà alle proposte di assegnazione diretta che risulteranno maggiormente meritevoli un contributo finanziario, fino ad un importo massimo di 50 mila euro, a valere sulle risorse appositamente stanziate dall’ultima legge di Bilancio.
(Fonte Rai News24)