Il Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), Prefetto Bruno Corda, ha presentato venerdì 9 agosto, al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, la relazione annuale per l’anno 2023, documento di sintesi che illustra le principali attività realizzate e obiettivi raggiunti dall’Agenzia Nazionale nell’anno precedente.
Grande rilievo ha costituito il miglioramento, nell’ultimo anno, dell’attività destinatoria dell’Agenzia che è cresciuta del 57% con un picco del 62% se si considerano i soli beni immobili. Tale dato appare ancora più significativo in quanto si inserisce in un incremento complessivo delle destinazioni, nel quadriennio 2020-2023, del 265%, con una punta del 302% per quanto riguarda gli immobili.
Questo risultato è stato possibile grazie anche alla costante ricerca da parte dell’Agenzia di nuove soluzioni operative: dalla creazione di una vetrina in grado di consentire una visione del bene sin dal momento in cui diventa “destinabile” (attualmente in uso per i soli beni mobili registrati, che verrà estesa a breve anche ai beni immobili); alla messa in esercizio della nuova piattaforma Coopernico che ha dotato l’Agenzia di un sistema gestionale sempre più efficace ed efficiente, in grado di restituire un’informazione completa sui beni confiscati e una migliore interoperabilità con le piattaforme degli altri attori istituzionali coinvolti; all’intesa con l’Agenzia delle Entrate che, tra le altre cose, garantisce l’accesso e l’interscambio dei dati ipotecari e catastali, reddituali e fiscali attraverso la creazione di un flusso telematico che ridurrà sensibilmente i tempi di destinazione.
Altro aspetto di notevole rilievo è stato rappresentato dal potenziamento dell’organico dell’Agenzia che ha riguardato non solo il profilo quantitativo ma anche quello qualitativo delle risorse. Sotto il primo aspetto, l’Agenzia ha proceduto all’inserimento nell’organico, prioritariamente, di coloro che si trovavano in posizione di comando e, a seguito di un recente decreto-legge, ha ampliato la sua dotazione organica di ulteriori 100 unità.
Dal punto di vista qualitativo, invece, grazie ai numerosi accordi con le Università e con gli ordini professionali l’Agenzia sta continuando nella sua opera di alta specializzazione del personale, visti i peculiari compiti assegnati alla stessa.
Inoltre, la collaborazione con i principali Atenei ha consentito anche di dare maggiore qualità alle operazioni di riutilizzo dei beni grazie alle progettualità elaborate dagli stessi Atenei nel corso delle attività didattiche.
Per un significativo miglioramento delle prospettive di destinazione dei beni, sono state inoltre sottoscritte tre convenzioni tra l’ANBSC e la Regione Calabria, Lombardia e Siciliana, grazie alle quali si verificherà un sostanziale miglioramento della conoscenza dei beni, a supporto, in particolare, degli Enti Locali e degli enti del Terzo settore.
Infine, una costante degli ultimi anni è stato anche il crescente ruolo dell’Agenzia a livello internazionale, che ha suscitato notevole interesse da parte di molti Paesi stranieri che si confrontano con il fenomeno della criminalità organizzata.
Al riguardo, molte sono state le richieste di collaborazione tecnica indirizzate all’Agenzia nella prospettiva di un adeguamento normativo, riconoscendo che nella lotta alle organizzazioni criminali uno strumento importante è costituito dalla riappropriazione dei beni da parte della comunità che ha subito la presenza malavitosa.
A tale interesse da parte delle istituzioni internazionali ha corrisposto la massima disponibilità da parte dell’Agenzia Nazionale a condividere il “modello italiano” in cui il sistema di gestione e destinazione dei beni confiscati risulta più efficace e strutturato nell’affermazione della legalità e tale collaborazione, con il passare degli anni, sta portando a risultati sempre più concreti.
Dalla lettura della relazione annuale è possibile, dunque, apprezzare i progressi compiuti dalla struttura che, a 14 anni dalla sua istituzione, dimostra di migliorare anno dopo anno le sue attività e conferma il suo ruolo centrale nella lotta alla criminalità organizzata.
A questo link è possibile consultare la Relazione annuale.